"Il patriottismo è l'ultimo rifugio dei mascalzoni"
Samuel Johnson


domenica 21 aprile 2013

Lacrime Napulitane con sorpresa

Non bastasse una classe politica che nel tempo si è fatta "Casta", immorale e ricolma di impresentabili, che da due mesi non riesce neppure a creare un governo, che per l'elezione del Presidente della Repubblica da giovedì abbiamo assistito all'agire politico di "sua maestà l'inciucio", ieri lorsignori hanno partorito la soluzione dei loro attuali e personalissimi problemi di incapacità politica: la rielezione di "re" Giorgio Napolitano alla carica di Presidente della Repubblica.
Pd, PdL, Scelta Civica e Lega hanno permesso questa rielezione, con i soli contrari del M5S e Sel.
La Casta si è aggrovigliata su sè stessa, e dopo le fallimentari candidature di Marini e Prodi, il tutto condito con lo psicodramma vissuto nel Pd che ha portato all'annunciato abbandono della segretria politica da parte di Bersani, si è chiusa a riccio, sorda alle richieste e agli umori della società civile che dalle piazze e dal web chiedeva una figura di rottura sia con il passato che con la classe politica, e alla fine ha partorito la rielezione di Napolitano.  
Ma l'azione di arroccamento della Casta potrebbe non essere finito, per l'elezione a Premier si fa già il nome condiviso di Giuliano Amato, già papabile candidato a Presidente della Repubblica del PdL di Berlusconi.
Ma chi è costui? Soprannominato "il dottor Sottile", o più cinicamente "il topo", è stato l'esperto giuridico-economico del PSI di Craxi che ha contribuito negli anni Ottanta al raddoppio della spesa pubblica nazionale (dal 60 al 120% del PIL!) che tanto ha condizionato, condiziona e condizionerà la nostra politica economica. Non contenti, i politici italiani nel 1992  lo hanno nominato Premier scavalcando il consenso popolare, e lui ha visto bene di sistemare i danni che ha contribuito a creare prelevando nel cuore della notte, alla maniera dei ladri, ma senza la virilità, il coraggio e il senso del pericolo dei ladri, lo 0,6% delle giacenze in conto corrente (quindi i risparmi) degli italiani!
A vario titolo e con altri ruoli pubblici di prestigio, tra i quali Premier nel 2000/01, è rimasto nell'arena politica, vicino ai potenti ma lontano dal gradimento, peraltro inesistente, dei cittadini-elettori, ricomparendo nuovamente come nome papabile del PdL per la Presidenza della Repubblica, ma ora che "re" Giorgio Napolitano ha bissato la propria candidatura, ce lo ritroviamo papabile nuovo Premier, ancora senza consenso popolare!
E' un uomo che rappresenta a pieno la Casta, dall'alto dei suoi 31mila euro mensili (!!!) di pensione, inviso ai cittadini-elettori, ma ben accetto dai castaioli nazionali, colui che prescrive medicine amare al popolo-bue, ma che gode dei privilegi di Casta e ne difende prerogative e confini.
Siamo di fronte a una vera e propria restaurazione da casta, Napolitano e Amato non rappresentano certo un superamento della vecchia e putrescente classe politica, rimane da vedere la reazione del popolo che, sarà anche "bue", ma ogni tanto si arrabbia e carica pure lui a testa bassa.
Per ora non ci resta che piangere "lacrime napulitane" in attesa della prossima sorpresa di lorsignori.
 
Locatelli Roberto
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento