Il 6 marzo è una
data che ogni cittadino europeo dovrebbe segnare sul calendario con un
pennarello rosso, una data da stampare nella propria memoria, una giornata da
vivere con partecipazione civica e orgoglio, sì perché nell’Europa della
finanza, della tecnocrazia e delle lobbies affaristico-massoniche costruita
negli ultimi due decenni, c’è stato anche spazio per ricordare e valorizzare
qualcosa di autenticamente umano, di autenticamente europeo: la Giornata europea
dei Giusti.
Tutto ha inizio
anni fa, in Italia, quando fu fondata
nel 1999 a Milano l’associazione no-profit “Gariwo, la Foresta dei
Giusti” (acronimo di Gardens
of the Righteous Worldwide) da Gabriele Nissim, Pietro Kuciukian, Ulianova
Radice e Anna Maria Samuelli, con lo scopo di accrescere e approfondire la conoscenza e l'interesse verso le figure e
le storie dei Giusti con iniziative pubbliche, avvalendosi dell'uso dei mezzi di comunicazione, del sito
internet e dei social
network, oltre a creare Giardini di Giusti nel mondo.
Anni dopo, nel 2012, fu portato
all’attenzione dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa un appello firmato
da un centinaio di eminenti personalità della cultura italiane, europee e
mondiali sotto l’egida dell’associazione Gariwo,
affinché fosse istituita una giornata dedicata alla memoria dei Giusti.
La Dichiarazione Scritta n.3/2012
venne presentata il 16 gennaio 2012 dai deputati Gabriele Albertini, Lena Kolarska-Bobinska, Niccolò Rinaldi, David-Maria
Sassoli e definisce così le finalità della Giornata europea dei
Giusti:
« Il
Parlamento europeo,
– visto l'articolo 123 del suo
regolamento,
A. richiamando il grande
significato morale del Giardino dei Giusti di Gerusalemme, istituito dal
compianto Moshe Bejski per rendere omaggio a coloro che hanno aiutato gli
ebrei durante l'Olocausto;
B. ricordando le istituzioni che
hanno onorato le persone che hanno salvato vite umane nel corso di tutti i
genocidi e omicidi di massa (come ad esempio quelli di cui sono stati vittime
armeni, bosniaci, cambogiani e ruandesi) e degli altri crimini contro
l'umanità commessi nel ventesimo e ventunesimo secolo;
C. rammentando tutti coloro che
hanno salvaguardato la dignità umana durante i periodi totalitari del nazismo
e del comunismo;
D. considerando che il ricordo del
bene è fondamentale nel processo dell'integrazione europea, perché insegna
alle generazioni più giovani che chiunque può decidere di aiutare gli altri
esseri umani e di difendere la dignità umana, e che le istituzioni pubbliche
hanno il dovere di rimarcare l'esempio rappresentato dalle persone che sono
riuscite a proteggere coloro che hanno subito persecuzioni fondate sull'odio;
1. appoggia l'invito rivolto da
eminenti cittadini a istituire la Giornata europea in memoria dei Giusti per
commemorare, il 6 marzo, coloro che si sono opposti con responsabilità
individuale ai crimini contro l'umanità e ai totalitarismi;
2. incarica il suo Presidente di
trasmettere la presente dichiarazione, con l'indicazione dei nomi dei firmatari,
all'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di
sicurezza, alla Commissione, al Consiglio e ai parlamenti degli Stati
membri.»
|
La Giornata europea dei Giusti fu
approvata dal Parlamento europeo il 10 maggio 2012 e venne
fissata la giornata del 6 marzo in onore di Moshe Bejski, artefice a
Gerusalemme della Commissione dei Giusti per la Shoah di Yad Vashem, come
ricorrenza annuale per ricordare quanti si sono impegnati a soccorrere i
perseguitati durante i genocidi, a difendere la dignità umana calpestata nei
sistemi totalitari, a testimoniare la verità per non dimenticare.
L’esempio
dei Giusti diventa così un patrimonio
dell’Europa e dell’umanità intera, e ci permette di capire quante e quali
risorse morali l’uomo abbia in sé anche nelle situazioni più drammatiche, se
solo ascolta il proprio cuore e la propria coscienza: è capace di donarsi
totalmente, di sacrificare la propria vita per l’altro da sé gratuitamente,
senza cercare visibilità mediatica, né ricompensa economica ma solo un “grazie”
dal profondo del cuore della scampata vittima sacrificale.
Il primo Giardino dei Giusti, sorto a Gerusalemme nel 1962 presso
il Mausoleo di Yad Vashem, ricorda i Giusti non ebrei che hanno
contribuito con opere meritorie a salvare la vita agli ebrei durante la Shoah; Gariwo
ha esteso il concetto di Giusto a tutti coloro che si sono opposti con responsabilità
individuale ai crimini contro l'umanità e a tutti i totalitarismi.
A tal scopo sono
stati creati dei giardini in cui vengono piantumati alberi in omaggio e in
ricordo non solo di coloro che hanno aiutato gli ebrei durante l'Olocausto ma anche di chi
ha salvato vite umane nel corso di tutti i genocidi e omicidi di massa (come quelli armeno, bosniaco, cambogiano, ruandese), oltre ad
altri crimini contro l'umanità commessi nel XX e XXI secolo, ma anche di coloro che hanno
salvaguardato la dignità umana durante i regimi totalitari del nazismo e del comunismo.
Oggi,
in Italia, esistono diversi Giardini dei Giusti che meritano di essere
visitati, il più rinomato è sicuramente quello di Milano, inaugurato il 24
gennaio 2003.
A chi volesse avere più informazioni in merito,
consigliamo il sito www.gariwo.netTratto IL SUSSIDIARIO.NET del 6 marzo 2015http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2015/3/6/GIORNATA-DEI-GIUSTI-La-liberta-capace-di-salvare-il-mondo-intero/print/586187/
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