In questo clima di paura e tensione che pervade
l’Europa a seguito dall’attentato terroristico di Parigi, serviva proprio la
presenza distensiva dell’Italia con il suo politico di punta, il Premier Matteo
Renzi.
Le
classi politiche europee tirano un sospiro di sollievo e possono finalmente
tornare a sorridere e a divertirsi dopo gli anni della grigia presenza austera
di Mario Monti e di quella dignitosa e “british” di Enrico Letta, si è tornati
ai fasti del recente passato, quando l’allora Premier Berlusconi divertiva
l’Europa politica con i suoi comportamenti e i suoi atteggiamenti
adolescenziali fuori tempo massimo, passando da un “cucù” alla Merkel, alle
corna durante una foto di rito con i capi di Stato, dalla reprimenda della
Regina Elisabetta per il suo esuberante vociare alla ricerca delle attenzioni
di Obama, sino alla telefonata fiume che ha lasciato in attesa per circa
mezz’ora Angela Merkel ad un consesso europeo.
E
proprio recuperando tale scena così si è comportato il “figlioccio politico” di
Berlusconi, quel Matteo Renzi che ha già fatto dimenticare l’illustre nostro
vecchio ex-Presidente, inanellando una serie di gaffe e comportamenti puerili
che hanno divertito i politici europei, increduli nell’aver trovato, nuovamente
in Italia, il giullare di corte.
In
occasione della conferenza stampa congiunta del Presidente del Parlamento
europeo, Martin Schulz, e del Premier italiano Matteo Renzi all'indomani della
chiusura del semestre europeo a guida italiana, il politico tedesco è costretto
a subire la commedia all’italiana di Renzi che dapprima lo ha fatto attendere a
lungo in quanto impegnato in una non precisata telefonata, poi mentre si
recavano, in ritardo, alla conferenza stampa, si è ulteriormente attardato
coinvolgendo Schulz a fare un“selfie” con una scolaresca italiana, per
poi, in conferenza stampa, atteggiarsi tra sbadigli e messaggini sullo
smartphone alle spalle del collega tedesco!
Una
disfatta per l’immagine politica dell’Italia,
che all’estero mostra sempre il peggio di sé e di questo all’estero ringraziano
perché oltre che a divertirsi, possono continuare a coltivare l’immagine di un
Paese abitato da furbastri, saltimbanchi e buffoni, che a seconda dei casi possono
essere simpatici o loschi.
Sembra
lontana un’era geologica quando all’estero ci rappresentavano Einaudi, De
Gasperi, Moro, Pertini e Berlinguer, gente colta, asciutta, dignitosa, ora ci
ammaliano i chiacchieroni e coloro che sanno lisciare il pelo degli elettori
italiani per il verso giusto, ed ecco che da Berlusconi a Renzi, la continuità
è servita, anzi, meglio ancora perché con l’ultima performance l’allievo ha
superato il maestro, Renzi sta a Berlusconi, come Giotto a Cimabue. E’ la
solita commedia all’italiana.
Roberto Locatelli
Tratto da IL SUSSIDIARIO.NET del 25/01/15
http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2015/1/25/SPILLO-2-Il-selfie-e-gli-sbadigli-di-Renzi-sono-davvero-il-nuovo-che-avanza-/573831/
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